
Il viaggio come metafora di vita
Il senso della ricerca sta nel cammino fatto e non nella metà. Il senso del viaggiare è il viaggiare stesso e non l’arrivare.
Tiziano Terzani
E’ stato amore a prima vista con Tiziano Terzani. E pensare che ho iniziato a leggere i suoi libri quando ho dovuto pensare alla mia prima creazione riguardante la scrittura: la mia tesina delle superiori. L’ho chiamata proprio con il nome di questo articolo: il viaggio come metafora di vita. Adesso, esattamente come allora, so che niente entra a far parte della tua vita per caso. Di sicuro il viaggio era parte di me già allora, solo che io ancora non l’avevo compreso. Al tempo, ovvero 6 anni fa, non sapevo dove mi avrebbe portato la vita, ma nel mio profondo ero perfettamente a conoscenza del fatto che il viaggio rappresentava qualcosa di importante per me. Per questo devo ringraziare i miei genitori, che mi hanno fatta crescere con dei valori di indipendenza e apertura mentale. Hanno iniziato a mostrarmi il mondo già da quando ero in fasce e sicuramente questo ha influito molto sulla giovane donna che sono diventata.
Ma cosa significa per me il viaggio? Per me il viaggio non è una semplice vacanza da turista. Per me è uno stile di vita, una filosofia in cui credere, un approccio alla vita, un mantra da seguire alla lettera e tanto altro.. Viaggiare rendi liberi, forti e coraggiosi. Permette di spiegare le ali verso la felicità distruggendo le nostre più grandi paure. Sì perché viaggiando ci rendiamo conto che la realtà in cui viviamo non è la sola ad esistere. Ci sono modi di vivere e culture completamente diversi da cui possiamo imparare e che possiamo usare per arricchire la nostra anima. Parlo di viaggio come stile di vita perché anche stando fermi in un luogo è possibile viaggiare. Si può viaggiare anche con un libro, una canzone, una passeggiata. Perché il vero viaggio è nella nostra testa. Il viaggio ci insegna ad andare oltre quello che vediamo ogni giorno, spingendoci a “vedere” veramente e non soltanto a “guardare”. Il viaggio ci suggerisce che la vita, in qualunque luogo, va vissuta a pieno senza perdere tempo e senza soffermarci troppo sulle cose che hanno poco significato. Il viaggio ci impone di uscire dalla nostra routine quotidiana, dalla nostra comfort zone per scoprire cose di cui non siamo a conoscenza e che non potremmo neanche lontanamente immaginare stando fermi in un solo posto per tutta la nostra esistenza. Il viaggio ci insegna che il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo e non dovremmo sprecarlo mai, neanche per un secondo. Se in questa vita potessimo comprare del tempo anziché cose materiali, saremmo molto più felici e ricchi nell’anima. Ma purtroppo non possiamo. L’unica cosa che ci rimane è quella di vivere al massimo, combattere per realizzare i nostri sogni, ridere, ballare, correre, divertirsi, stare con le persone che amiamo, e perché no, a volte anche essere un po’ insensati e irrazionali. Credo che l’importante sia cercare di svincolarsi da una mentalità che ci viene imposta dalla nostra società per iniziare a seguire davvero quello che ci dicono la nostra testa e il nostro cuore. Abbiamo una vita sola che scorre così in fretta, non aspetta nessuno, salire o scendere. Io ho scelto di salire, di buttarmi a capofitto, senza troppe certezze ma con una sola convinzione: viaggiare ovvero fare ciò che mi rende più felice al mondo.

The world is your oyster
Potrebbe anche piacerti

1 di 366 – 37esimo giorno di viaggio
1 Gennaio 2020
In un mondo che ci vuole ordinari, tu sii straordinario
23 Luglio 2019