
Londra (6/06/2019 – 8/06/2019): tre giorni in solitudine tra sole, nuvole e pioggia
Secondo viaggio in solitudine per me, ci sto decisamente prendendo la mano. Basta mettere insieme qualche giorno libero, una voglia matta di partire e qualche soldo da parte. Il gioco è fatto. Ho prenotato 5 giorni prima della partenza un volo che mi avrebbe condotta a Londra. Non potevo essere più felice di questa decisione. Mi serviva per staccare e per stare un po’ come me stessa dopo un periodo di tempesta dal quale non è stato facile uscire. Tre giorni soltanto che mi hanno permesso di resettare la marea di pensieri che inondavano la mia testa e riprendere le redini della mia vita. Tre giorni fatti di spensieratezza, visita della città e tanti tanti km a piedi (per la precisione 55 in tre giorni).
Londra, una città così grande e così piena di persone di tutte le nazionalità. Una città mozzafiato, così strana e complicata a volte, come i suoi abitanti. Londra che si affaccia sul Tamigi e in cui il tempo scorre così veloce, scandito dalla grande torre del Big Ben. Una città in cui in pochi minuti si passa da sole cuocente a pioggia battente. Londra così tanto grande da non poterla visitare tutta neanche in due settimane. Una città in cui ad ogni angolo trovi qualcosa da mangiare e un bus rosso a due piani che corre sull’asfalto. Londra che è in grado di mischiare la tradizione alla modernità con una storia e una cultura che poche città mostrano con una classe così elevata. Londra, una città affascinante così come l’accento inglese dei suoi abitanti, perfetto e impeccabile. Londra, l’unica città in cui puoi osservare due amiche, una con sandali e minigonna e l’altra con stivali e cappotto. Una città talmente abituata alla pioggia che i suoi abitanti ormai non la sentono neanche più. Mentre tu ti ripari sotto una tettoia completamente fradicio anche con l’ombrello qualcuno corre tranquillo come se nulla fosse. Londra così bella quando ha il cielo azzurro e qualche nuvoletta qua e là dipinta nel cielo. Londra con la sua ruota panoramica che vorresti fotografare da qualsiasi prospettiva perché è così perfetta. Con il suo incessante e lento ruotare sembra quasi immobile. Londra nella quale a volte sembra di stare in un film da tanto sono strabilianti le sue vedute e i suoi panorami, quasi irreali. Tutto questo mi ha trasmesso questa città in così pochi giorni e mi ha permesso di riflettere. La magia del viaggio sta nel fatto di poter impiegare il tempo e le giornate nel migliore dei modi possibili per te, non per qualcun’altro.
A volte penso che la nostra vita sia troppo poco pilotata da noi e troppo imposta dalla società. Viviamo per lavorare, non per vivere e questo mi sta parecchio stretto in questo momento della mia vita. Decidono il nostro tempo libero e come lo dobbiamo impiegare. Decidono quando e per quanto possiamo divertirci, senza possibilità di replica. Spesso mi chiedo se sono in grado di sfruttare il tempo come voglio o se cerco solamente un modo per passare le giornate. A volte ho la sensazione di essere obbligata a trovare qualcosa da fare per forza perché altrimenti mi sembra di sprecare tempo. Talvolta quello che faccio non è esattamente quello che vorrei fare. Un circolo vizioso che ti ingloba e che ti trascina quasi senza possibilità di scendere. Ancora una volta ho trovato nel viaggio una salvezza, un modo per uscire dalla mia routine e spezzare il legame con una realtà che impone la maggior parte della nostra vita.
Viaggiare da sola mi ha insegnato nuovamente tante cose, più di quante si possa immaginare. Viaggiare allarga gli orizzonti e ci mostra la vera essenza di noi stessi. Per cui viaggiate più che potete, da soli o in compagnia, in luoghi vicini o lontani. Uscita dai vostri schemi mentali perché vi tengono legati al terreno quando invece siete fatti per spiegare le ali e volare verso la felicità.

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