Stili di vita

WANDERLUST: la “malattia” più bella del mondo

Voglia irrefrenabile di viaggiare, di spostarsi, di non stanziare sempre nello stesso luogo per tutto il tempo della propria esistenza.

Voglia di conoscere culture e modi di vivere diversi

Voglia di avventurarsi nella natura e nel mondo

Voglia di uscire dai propri schemi per addentrarsi nei cunicoli dell’anima

Non accontentarsi di essere semplici turisti ma ambire a diventare viaggiatori

Desiderio di scoprire nuovi luoghi non menzionati nelle guide che ti lasciano senza fiato.

Tutto questo per me significa Wanderlust. Ma come ho scoperto di essere affetta da questa meravigliosa malattia? Io credo che si tratti davvero della malattia più bella del mondo. Uno dei sintomi principali è proprio la ricerca della felicità e la tendenza a spingersi sempre oltre  cercando ciò che ci fa stare bene.Nel mio caso il viaggio. Piano piano ho semplicemente scoperto che non mi bastava più viaggiare da semplice turista, con le ferie di due settimane all’anno e con un tempo limitato. Mi sono resa conto che dovevo scendere a compromessi con me stessa nella scelta di un viaggio in quanto avevo poco tempo. Potevo solo prendere in considerazione  mete che andassero bene per il periodo in cui potevo avere le vacanze, per le ore di volo, per le condizioni climatiche e per le persone con cui partivo. Tutto questo mi portava a non vivere a pieno il viaggio, che diventava una semplice vacanza. Pur sempre bellissima e rigenerante… Ma sentivo che mancava qualcosa. Ho cercato quindi di intensificare i miei viaggi, risparmiando quanto più possibile per cercare di partire più frequentemente. Questo metodo ha funzionato per qualche tempo. Ero felice in quanto sempre impegnata a pianificare la prossima meta, anche solo per qualche giorno. Anche solo per uscire dalla solita vita. Partendo da questo ho iniziato a riflettere. Ero felice quando sapevo che ci sarebbe stata una prossima meta. Ma si sa che la vita è imprevedibile e spesso ti rapisce nella sua routine a tal punto che non sai nemmeno di esserci entrato. Vai avanti ad oltranza senza avere una direzione, spinto dagli obblighi verso una società che ci plasma tutti uguali. Quasi come un fulmine a ciel sereno sono arrivata a capire che non mi basta più. Io voglio stare sempre in viaggio e non preoccuparmi del rientro. Voglio godermi i luoghi che la nostra terra ci offre, viverli veramente. Scoprire i più piccoli scorci che i turisti neanche osservavano. Voglio passare da turista a viaggiatrice a tutti gli effetti. Voglio girare una città senza una mappa per perdermici dentro, senza limiti di tempo. Non voglio essere ossessionata dalle condizioni climatiche pensando che in caso di pioggia sprecherei un giorno. Voglio avere il tempo di scoprire tutto con calma, senza fretta e date di scadenza. Anche solo il pensiero di questa consapevolezza, ora come ora, mi porta ad essere felice, perché so che qualcosa di grande sta per arrivare. La mia mentalità a cambiata e ormai non si torna più indietro. Quando hai un sogno che vuoi veramente realizzare tutte le tue forze sono concentrate per quello scopo. Non vedi nient’altro. Vuoi solo spiegare le ali e partire. Volare verso la vera felicità. E io ce la farò.

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