Stili di vita

I sogni: quei rompiscatole

Che stranezza i sogni…

Vivi la tua vita serenamente, cresci fino a diventare un adulto, rispetti le regole, fai tutto per bene come ti hanno insegnato e poi?

Ad un certo punto della tua vita, magari quando stai per sistemarti definitivamente come sarebbe giusto fare arrivano loro. I sogni.

Chissà da dove nascono… Si insinuano nella tua mente, saltano fuori quasi come per magia, magari nel momento più sbagliato della tua vita. Arrivano come fulmini a ciel sereno. Non te li aspetti. Quasi quasi all’inizio ti sembra di aver visto male. Ti convinci che la vita che stai vivendo è quella giusta e non c’è niente al mondo che potresti desiderare di più.

Ma i sogni non si arrendono, tornano alla carica più forti di prima e si fanno sentire se sono davvero importanti. Anche se tenti con tutte le tue forze di non prenderli in considerazione.

Entrano piano piano nella tua vita, per non spaventarti. Cercano di attirare l’attenzione facendosi sempre più presenti nella tua quotidianità. Ma tu sei troppo impegnato a vivere una vita che non fa per te per ascoltarli. E allora arrivano nei momenti di maggior tranquillità, magari nelle ore nella notte, quando la mente è più sgombra e ti impediscono di dormire…

Iniziano a insinuare dubbi…

Sto vivendo la vita che voglio? Faccio il lavoro dei miei sogni? Mi sento realizzato come persona? Sto vivendo davvero o sto solo sopravvivendo? Sono felice?

I sogni ti permettono di aprire gli occhi, di vedere il mondo da un’altra prospettiva. Ti costringono a prendere coscienza di chi sei davvero e dove vuoi arrivare. Non ti lasciano scampo. Ad un certo punto si piazzano davanti alla strada che pensi essere quella giusta per te e non ti lasciano passare fino a quando non li guardi in faccia.

Che rompiscatole… Tu stavi così bene nella tua routine. Nella tua zona di comfort. Nessuna incertezza, nessuna domanda, nessun cambiamento, nessuno stimolo. Piatto totale.

Poi te ne rendi conto. Vita e lavoro si fondono nella tua routine. Quasi come se fossero la stessa cosa. Peccato che non lo sono. Vivi per lavorare, non vivi per te stesso. Vai avanti per inerzia. Ma hai un obiettivo da raggiungere? Stai puntando il timone verso una meta o stai vagando a caso? Trasportato dalle correnti, senza uno scopo. Senza uno stimolo per cui vale la pena lottare.

Ci insegnano che la vita ha un inizio e una fine, che bisogna seguire le strade segnate da chi ha più esperienza di te, che bisogna emulare gli altri. Ma siamo sicuri che sia la cosa giusta? Dove sta scritto? Ha davvero senso seguire solo “la cosa giusta” e non “la cosa giusta per me”?

E’ possibile che la strada giusta non esista. Ognuno ha il dovere di trovarla da sé. Non siamo tutti uguali e quindi come possiamo pretendere di seguire tutti lo stesso percorso? La vita vera è libertà, è lottare per inseguire i sogni e qualche volte è anche rischiare. Cosa c’è da perdere? Un lavoro sicuro? Ma lo stesso lavoro sicuro che non ti fa stare bene? E? davvero così indispensabile?

Quando la mattina ti alzi ad orari improponibili, imbottigliato nel traffico, tutto il giorno a lottare contro la tua voglia di mandare tutti a quel paese… Puoi dire di essere felice?

Cambiare si può. Chi dice il contrario sta solo trovando una scusa. Seguire un sogno fa così paura perché non hai sicurezze, non hai un porto sicuro dove rifugiarti. Sei esposto al mondo. La tua bolla di comfort zone non c’è più. Al suo posto ci sono la libertà e l’adrenalina di vivere esperienze che davvero valgono la pena di essere vissute. Ma che shock per la nostra mente…

Per cui ringrazia quei rompiscatole dei sogni quando ti sbarrano la strada. Guardali negli occhi quei desideri che hai in testa. Vivili e senza porti troppe domande ascoltali per una volta. I sogni in un modo o nell’altro ce la fanno sempre, esattamente come te. Basta solo crederci e il resto viene da solo. Perché i sognatori un modo lo trovano sempre.

Margherita