I miei viaggi,  New York City (14/09 - 12/10/19)

Cosa ho combinato in un mese a New York

Quante avventure in questo mese. Nella città che non dorme mai. Sempre caotica e strabiliante ad ogni angolo.

Ho scelto di partire circa 6 mesi fa. Lasciare il mio lavoro e iniziare un nuovo capitolo senza sapere dove mi avrebbe portata. A scatola chiusa. Il mio percorso è partito da New York, con l’idea di fare un corso di inglese e di imparare a rendermi indipendente.

Ma perché proprio New York? Perché me ne sono follemente innamorata fin dalla prima volta che ci ho messo piede nel 2013. Anzi forse già da prima di conoscerla davvero.

Adoro come ti fa sentire e i suoi abitanti. A New York tutto è possibile. Puoi vestirti in maniera assurda, ballare o cantare per strada. Nessuno ti giudicherà o ti guarderà in maniera strana o schifata. Adoro che le persone siano sempre disponibili e che siano sempre disposte a scambiare quattro chiacchiere. Anche se non ti hanno mai visto prima. Solo per pura gentilezza, senza un secondo fine.

Un’esperienza forte, soprattutto per il tipo di città che ho scelto. Ma se tornassi indietro la sceglierei all’infinito.

Si perché per un mese mi sono sentita parte di questa immensa città. Quasi come se ci abitassi da una vita. Subito a mio agio. Nel caos del traffico, dei fiumi di persone ogni mattina, nel consueto pranzo a Bryant Park dopo la scuola e nel mio angolo di pace a Central Park. Avevo i miei ristoranti preferiti, il mio supermercato preferito, il mio bar per la colazione, le mie strade preferite. Orientarsi non era più un problema. Mi ero creata la mia routine dimostrando a me stessa di potercela fare in ogni situazione. Ho imparato a conoscere New York come le mie tasche e ad innamorarmi di Lei più di quanto già non lo fossi.

In questo mese ho frequentato un corso di inglese targato EC English, scuola di lingue che avevo già avuto modo di sperimentare per una settimana a Malta. Per la seconda volta mi sono trovata benissimo e rifarei questa esperienza al volo.

Il corso mi ha permesso di acquisire sicurezza e di ampliare la mia conoscenza della lingua. Ci sono diverse tipologie di corsi, adatti a tutte le età e a tutti i livelli. Una della cose più belle è che avendo lezione solo al mattino o solo al pomeriggio si può utilizzare il resto del tempo per vivere la città. Non come un turista ma piuttosto come un vero e proprio abitante di New York City.

Ho avuto modo di conoscere moltissime persone di nazionalità diverse, ognuna con la propria storia. Un’esperienza che apre la mente, ti costringe ad uscire dai tuoi schemi mentali e a sperimentare un nuovo modo di pensiero.

Ho vissuto in un residence in centro città, a 10 minuti a piedi da Times Square. Condividevo la mia quotidianità con altri studenti provenienti da tutto il mondo. Ero felice quando mi alzavo la mattina, quando tornavo nella mia stanza la sera, quando prima di addormentarmi pensavo alla giornata trascorsa e non riuscivo a dormire da tanto ero emozionata. Mi sentivo fortunata pensando a quali avventure avrei vissuto il giorno dopo. Un sogno. Il mio sogno che era diventato realtà. Contenta di aver preso una decisione importante ma necessaria per la mia vita.

Confronto, condivisione, esperienze, maturità, indipendenza. Sono solo alcune delle cose che ho imparato in questo mese. Cose che non avrei mai imparato stando nella mia realtà quotidiana che ormai sentivo come un peso. Ripetitiva e poco stimolante.

Questa esperienza mi ha insegnato che realizzare i propri sogni è sempre possibile. Lo si deve volere con tutta la forza possibile e bisogna essere disposti a fare di tutto, ma vale davvero la pena. Uscire dalla propria comfort zone e iniziare a vivere. A volte bisogna solamente tuffarsi, senza troppe domande o riflessioni. Se si desidera davvero qualcosa si trova sempre una strada. Il destino fa la sua parte ma siamo noi a dover agire per primi. Nessuno lo farà mai al nostro posto. Servono tanto coraggio, capacità di adattamento e forza di volontà. Ma una volta partiti non si deve fare altro che godersi il viaggio. Solo andata…

Margherita

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